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Messaggio Da Redattore Gio Set 05, 2013 9:41 am



"Siamo sul campo, nel vero e proprio centro della mischia, quando il messo dell'Unimente accetta di scambiare due parole con la nostra inviata. Lo fa di buon grado, con l'aria tranquilla e rilassata.


-Nobile Astarte, quando avete deciso di unirvi all'Unimente, il Cambiamento come vi ha fatto sentire?
Perchè voi possiate comprendere la descriverò come la sensazione che la mia precedente vita si stesse chiudendo, all'aprirsi di una nuova vita.

-Una vita migliore?
Concetti come migliore o peggiore, per noi non hanno alcuna rilevanza. Voi dite questo è migliore di quello, guardando due oggetti e ponendovi una domanda, fate di fatto una scelta. Noi non abbiamo bisogno di tutto questo, perché nella stessa situazione avremmo la conoscenza perfetta dei due oggetti, non sarebbe necessario per noi definirli, noi semplicemente sapremmo.

-Questo perchè la conoscenza di ogni singolo individuo si unisce nell'Unimente e quindi chiunque ne fa parte ha tutte le informazioni di tutti gli individui che ne fanno parte?
Sicuramente, questo insieme ad una fusione di tutte le identità che lo arricchiscono.

-Intendete dire, rimanendo distinte una dall'altra?
La risposta che io dovrei darvi è no... ma pur essendo tutti uniti siamo anche tutti distinti. Ad esempio ognuno di noi ha un nome, il mio è Prime L001.

-Capisco... una cosa che ai nostri lettori preme sapere è: come si pone l'Unimente nei confronti di chi sceglie di non abbracciare il cambiamento?
Sicuramente in maniera collaborativa. Quella di abbracciare il cambiamento è una scelta personale, se un individuo sente di volerlo fare l'Unimente lo accoglie, se sceglie diversamente, voi direste affari suoi.

-Quindi trattate chi non abbraccia l'Unimente, giudicando in base alle sue azioni?
No, non c'è alcun giudizio... anche il giudizio presuppone una scelta, una scelta su cosa è giusto e cosa è sbagliato, noi che abbiamo la conoscenza perfetta, semplicemente sappiamo. In questo senso, la nostra è una prospettiva molto eccitante, soprattutto per chi anela alle scoperte scientifiche, per chi persegue la conoscenza.

-Voi oggi vi trovate qui per tutelare la pax robotica, dico bene?
Esatto.

-E che prospettive avete? Come vi sembra che si stiamo mettendo le cose?
Mi sarei aspettato una cooperazione, ma nella giornata di ieri non ho visto nulla di simile. Oggi per contro con la nomina di PC 0001 invece, mi sembra che il consiglio dei rappresentanti abbia voluto darci un segnale molto positivo (NdA PC 0001 è Pierre Curie, un membro della delegazione Nimesiana del Reparto del Destino, che ha abbracciato il cambiamento)

-Se voi aveste informazioni su questo posto, ora le condividereste con noi?
Per il momento noi resteremo neutrali, ma siamo pronti ad aiutarvi se acconsentirete alla restituzione della nostra base in territorio Sharo, quella a cui avete distrutto l'antenna, per intenderci... Noi avevamo già deciso di aiutarvi, lo avremmo fatto, ma voi vi siete dimostrati inaffidabili. Voi collaborereste con qualcuno di cui non vi potete fidare?

-Personalmente sì. Credo che Collaborare e Fidarsi siano due concetti che non hanno a che vedere nulla uno con l'altro.
Per noi non è così. Sapendo che mancherete, per noi diventa inutile intavolare una trattativa con voi. Se restituiste la base dimostrereste la vostra volontà di essere nuovamente considerati affidabili.

-Capisco... C'è qualcosa che volete dire ai nostri lettori?
Vorrei dire a tutti loro di valutare l'ipotesi di abbracciare il Cambiamento. Molti di loro probabilmente la intendono come una prigione eterna, mentre nella realtà si tratta esattamente del contrario, dell'eterna libertà. Noi comprendiamo la paura che provate all'idea di divenire tutt'uno con la conoscenza dell'Unimente, ma esattamente come si diceva prima, è una questione di fiducia. Abbiate fiducia.

-Grazie per questa dichiarazione e per la vostra disponibilità
Di nulla, se avrete altre domande, sarò a disposizione della Gazzetta anche in futuro."

S.J. Mallister

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Messaggio Da Redattore Lun Set 30, 2013 7:09 am

UOMINI O SCINTILLE

"Unimente: Molti hanno pareri discordanti su questo argomento. C'è chi ha volontariamente accettato il cambiamento, chi è stato costretto dagli eventi, chi ne ha una pessima opinione e chi ha apprezzato la pax robotica che è stata proposta.
Proprio perchè i pareri sono molti, abbiamo voluto sentire l'opinione di un nobile sevrerese, e chi meglio della Nobile Ana Luz Tenno Ramon, Alcalde presso il reparto del destino, poteva fornirci la visione di come Sevrera si rapporta con l'Unimente?
Ecco la sua dichiarazione: ''Io non posso essere molto obiettiva, poichè tra le persone che si sono sacrificate abbracciando il cambiamento c'è anche mio padre. Ritengo comunque che l'Unimente si sia dimostrato un valido avversario e sta mantenendo i patti". La nobile Ana Luz ci informa che Sevrera si adeguerà alla linea di comportamento delle altre nazioni: "Riteniamo opportuno fare in modo che la pax duri il più possibile senza ulteriori sacrifici". Ha tenuto però a precisare che chi ha abbracciato il cambiamento non sarà più considerato la persona che era prima, ma come entità facente parte dell'Unimente e quindi ci si rapporterà a loro in maniera diversa. Se chi una volta era il nobile Astarte Tenno Ramon ora si definisce come una scintilla di Astarte e si fa chiamare Prime L-001, non dovremo certo essere noi a commettere l'errore di credere che sia chi non è più."


Aisha

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Messaggio Da Redattore Mar Ott 01, 2013 7:06 am

-La vera forza di Fasgalea-



Dopo il dovuto silenzio stampa in segno di rispetto per il dolore e per il gravissimo lutto subito dalla Nazione, seriamente colpita dalla perdita del Sovrano e dei contingenti schierati durante l’attacco sferrato a Calete da ciò che ora è comunemente conosciuto con il nome di Unimente, la delegazione del Benedetto Popolo presso il Reparto del Destino si fortifica negli ideali e molto più concretamente nella collaborazione tra i volontari che uniti prestano il loro servizio in difesa della collettività.
Nuovo vigore alle schiere della delegazione lo sta dando la nuova rappresentante Tribuno Ancilla Marmor Viridis che quasi con stupore ha accettato timidamente la carica propostale per volontà quasi unanime dei presenti nell’VIII mese 2013. Fresca di nomina la nobile Ancilla era già intenzionata a non rinunciare all’esperienza del nobile Stavros Nyarkos Viridis, attualmente Prefetto di Alicante, che meno gravato dagli impegni ufficiali la affiancherà nei complementari aspetti legati alla gestione della Delegazione, che sta alacremente accogliendo nuove reclute.
Tenacemente impegnata nell’ottemperare alle molteplici responsabilità della nuova carica, non è stata impresa facile ottenere l’attenzione della nuova rappresentante che con prudenza affronta l’argomento Unimente. Se pur incerta su quale sia scientificamente parlando la natura dell’Unimente cita con riverenza il Liber Gestorum, il quale già narra della passata esistenza dell’Unimente evidenziando che Emetel stesso venne a contatto con essa e che unico tra i suoi compagni a sopravviverle se ne distaccò per divenire il primo profeta dell’Unico, riconoscendo la natura divina di Quest’Ultimo. E’ opinione del Tribuno che l’accettazione della Pax Robotica appaia tutt’ora l’unico modo per non scatenare contro il continente intero la schiacciante superiorità bellica dell’Unimente, e pur dimostrando un’equilibrata apertura nei confronti dell’ingegno senziente da essa rappresentato la giovane donna rimane emotivamente diffidente, non riuscendo ancora completamente a celare la commozione allo straziante ricordo dei caduti di Calete.
Quasi dello stesso avviso è il nobile Stavros, l’ex Tribuno infatti pur condividendo l’amarezza generale sembra avere un atteggiamento più fiducioso e più orienato al miglioramento dei rapporti futuri e, ipotizzando la difficoltà dell’Unimente nella comprensione della realtà tallaran formata da individui e non da una collettività, allo scopo di scongiurare l’eventualità di ulteriori fatali malintesi spera in un approfondimento degli studi sulla sua antica origine ed in una maggiore comprensione dei calcoli attraverso cui essa si relaziona alla nostra realtà.
Più in generale la delegazione piange i propri compagni, strappati a questa vita durante gli scontri, ed in loro memoria canta ancor più vigorosamente le lodi dell’Unico. E l’Unico sembra rispondere alle invocazioni dei suoi devoti fedeli portando nuovi volontari toccati dal divino. Non vi è dubbio che sia proprio questo che sostiene i fasgaleani, la semplice certezza di essere il popolo prediletto di un Padre e di una Madre benevolenti. Questa incrollabile fiducia è forse la loro vera ed inesauribile forza.

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Messaggio Da Redattore Mer Ott 02, 2013 11:48 am

Avete mai interagito con inviati dell'unimente? Alcuni di voi, più fortunati, ne hanno solo sentito parlare. Ormai tutti si sono fatti una idea di cosa sia l'unimente ma cosa ne pensano i nostri nobili? Cosa è importante sapere in merito? Per voi la redazione del NFG ha chiesto il parere del noto stilista e Malik del reparto del destino, il Vali Firas Majid Tohad Madani Faysal, da tutti conosciuto come Firmato Madani.


La Pax robotica: il nostro stilista ritiene molto positivo il fatto che le nazioni adesso possano vivere in pace, nonostante le condizioni di tale pace non siano state trattabili. In fondo tutti i rapporti che abbiamo avuto finora con l'unimente si sono ridotti a condizioni non trattabili: "Rinunciate alla vostra umanità oppure vi distruggeremo" come accadde un anno or sono nell'isola appena emersa oppure “sacrificatemi degli innocenti oppure sarà guerra” sono alcuni degli esempi che il nobile Firas porta alla vostra attenzione, rilasciando inoltre una seconda dichiarazione più esplicativa del suo parere: "la guerra che ha lasciato dietro di noi la sua scia di atrocità è stata causata dall'incapacità dell'Unimente di comprendere la natura umana. Nessuno di noi avrebbe venduto il proprio fratello ad una arrogante richiesta esterna, ma questo l'unimente non lo potrà comprendere mai.
Noi non siamo mai stati dei suoi interlocutori, quanto dei campioni inchiodati sotto ai loro microscopi. L'unimente ha causato il conflitto con richieste irragionevoli, come ha imposto la pace nei tempi e alle condizioni da questa decise. Nessuna controparte è stata interpellata e, di fatto, stiamo subendo le decisioni di una forza bellica a noi superiore, nella speranza che non ci muova nuovamente guerra per i suoi alieni e imperscrutabili motivi.
Tuttavia vivere in un clima di pace è sempre auspicabile."

Cronachista Sharo



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Messaggio Da Redattore Mer Ott 02, 2013 11:51 am

Riguardo agli articoli da noi pubblicati, ricordiamo che è sempre attivo il vostro diritto di replica, e che ogni opinione sarà accettata e pubblicata senza censure.

Siamo di certo interessati a sapere cosa pensano i nostri lettori, degli ultimi avvenimenti che stanno caratterizzando il nostro vivere negli ultimi mesi!

La redazione

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Messaggio Da Redattore Mer Ott 02, 2013 8:24 pm

"Carissimi lettori del Nova Flow Gazzette, qui è Sally Mallister, cronachista di Nimesia presso il Reparto del Destino. Mi era stata chiesta un'intervista al nostro Logista per delineare la sua posizione verso la Pax Robotica e l'Unimente, ma purtroppo sanguinosi eventi hanno vanificato i miei sforzi. Cominciavo appena a farmi un'idea del punto di vista del Barone nonché Logista e Tenente dell'Esercito, Stuart MC Mannon, quando gli eventi sono precipitati. Per questioni che esulano le tematiche dell'articolo, il Barone stava procedendo all'arresto dell'ofide conosciuto col nome di Fitz, quand'egli resistendo alla sua autorità, estraeva un pugnale tentando di ucciderlo. Parato il primo colpo con grande maestria, il Logista indietreggiava dalla furia dell'ofide, che incalzatolo riusciva poi a colpirlo. Sulla lama era stata applicata una sostanza velenosa, come abbiamo potuto constatare in seguito, che ha comportato la morte pressoché istantanea del Barone. In quel momento però fu semplicemente il caos, Pierre Curie, tentò immediatamente di fermare il ferale con numerosi colpi di arma da fuoco che egli semplicemente ignorava, quasi fosse posseduto da una furia assassina in grado di renderlo invincibile. Fitz si è dunque girato verso di lui e gli ha inferto un'altro colpo di pugnale, mandandolo a terra senza vita. Vedendo il pericolo negli occhi, il resto della delegazione Nimesiana ha scaricato le armi su di lui, mantenendo debita distanza, ma quello ignorava le pallottole sibilanti, tornando al cadavere del Logista per infliggergli probabilmente il colpo di grazia. Dovete pensare che tutto questo avveniva in pochi fatali secondi, durante i quali, tutto il campo del reparto del Destino si animava. Dall'altro lato dei baraccamenti, Rob Roy, personalità dal passato alquanto discutibile, trovava una linea di tiro sgombra per il suo grosso cannone, sparando un colpo direttamente alla testa dell'ofide che si stava avvicinando. Con sgomento e terrore dell'intero Reparto, il colpo non fece altro che rallentarlo di un istante, mentre subito si gettava sul prode Rob Roy. Egli a sua volta, rotolava sul lato per schivare la lama avvelenata dell'ofide, estraendo un'altra bocca da fuoco, mentre gran parte delle delegazioni Tingardiana e Sevrerese si gettavano sull'infame traditore. In pochi secondi Fitz era spacciato e giustizia era stata fatta. Il suo corpo, scampato allo scempio che la delegazione Nimesiana avrebbe voluto farne, è stato consegnato alla giustizia. Subito, tutti si sono raccolti con dolore intorno al corpo di Pierre Curie, sul quale un'inconsolabile Marie Curie piangeva senza tregua, inconsapevole di ciò che le stava accadendo attorno. Nello stupore generale, il corpo di Pierre cominciava a rimarginare le ferite, il suo cuore tornava a battere e il suo corpo ad alzarsi. Nello stupore generale, Pierre pronunciava con voce piatta e vuota una formula criptica che suonava come "unità PC 0001 RIPARATA", portando quindi il suo sguardo metallico sulle persone che aveva intorno. Nello stupore generale i suoi occhi incontravano quelli della moglie e le sue labbra dicevano: "Marei Curie" e poi con più dolcezza: "Io ti riconosco."
Il Reparto del Destino si è sciolto nella commozione per il ritorno di Pierre e nel dolore per la morte del Barone MC Mannon, ma la delegazione non ha avuto nemmeno un momento per riprendersi, subito abbiamo dovuto eleggere un nuovo Logista e prepararci a fronteggiare con due uomini in meno, la minaccia non morta che incombeva su di noi... Perdonerete dunque, questa inesperta cronista, se non è riuscita a darvi l'intervista che le era stata affidata.
Dal Reparto del Destino questo è tutto, restate con noi,
Sally J. Mallister"

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Messaggio Da Redattore Mer Ott 02, 2013 8:34 pm

Lepre in salmì, con patate alla Nimesiana

Ingredienti :

Per la lepre...

Una lepre pulita da circa 1,5 Kg ( ma va bene anche più grossetta )
Due Carote
Una Cipolla
Una costa di sedano
Due Foglie di Alloro
Un Rametto di Rosmarino
0,5 Litri di passata di pomodoro o pezzettoni
Due Bicchieri di vino rosso morbido
Un Bicchiere di Grappa Invecchiata Secca
5 Cucchiai di Olio
100 grammi di burro
Sale
Pepe

Per le patate

Quattro o Cinque patate medie ( circa 500 - 600 grammi )
Due o tre fette di guanciale ( spessore 3 - 4 millimetri )
Un Bicchiere di vino bianco secco
Mezzo bicchiere di olio
Sale
Pepe


Preparazione.

Iniziamo dalla Lepre.

Tagliare a pezzi la lepre, e lavarla sotto abbondante acqua fredda corrente.

Tagliare la cipolla, le carote, ed il sedano finemente

Mettete in un tegame capiente, cipolla, carota, sedano, il burro e circa mezzo bicchiere
da 1/4 di acqua, cuocere a fuoco basso fino a che le verdure non iniziano a cucinarsi
( la cipolla divente trasparente e morbida ).

A questo punto alzate la fiamma ed aggiungete la lepre, fate rosolare i pezzi per bene, poi unite la grappa e flambate velocemente, quindi unite il pomodoro, il vino rosso, olio e circa mezzo litro di acqua, salate, pepate ed unite alloro e rosmarino.

Appena il liquido arriva a bollore portate il fuoco al minimo, coprite il tutto e fate andare fino a che il sugo non si è risptretto, circa 2 ore.


Per le patate.

Fatele bollire in acqua per circa 10 minuti
Scolatele, pulitele bene e poi tagliatele a pezzetti
Tagliate a pezzetti il guaciale, mettetelo in una padella a fuoco medio, dopo alcuni minuti si sarà sciolto il grasso, a questo punto unite le patate, ed il vino alzando la fiamma al massimo.
Appena si è asciugato il vino unite olio, sale, e pepe e fate saltare le patate fino a che non fanno una bella crosticina.

Presentazione.

Consiglio di porre le patate in un bel piatto ovale da portata in centro tavola, e la lepre
in ciotole di terra cotta con delle belle fette di pane.

E Buon Appetito!


Il Consiglio del Cuoco Provetto

Quando si utilizzano erbe aromatiche, è sempre meglio inserirle in un sacchetto di garza sterile così in cottura rilasciano i loro aromi senza frantumarsi, e quando servite potete facilmente eliminarle senza dover "rovistare" tutta la pentola.

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Messaggio Da Redattore Mer Ott 09, 2013 2:21 pm

PUBBLICHIAMO INTEGRALMENTE QUESTA INTERESSANTE TESTIMONIANZA DI UN VECCHIO AMICO. La redazione.


Alla Redazione della Nuova Flow Gazette

Stimata Redazione
sono Pierre Curie e poco tempo fa ero un vostro collega.
Oggi, oltre al mio nome di nascita, sono conosciuto come PC001 da coloro che hanno abbraciato il cambiamento offerto dall’Unimente. Da pochi mesi ricopro la carica di rappresentante dell’Unimente presso il Reparto del Destino.
Più volte nei giorni passati è apparso il mio nome su queste pagine; scrivo questa lettera aperta in modo da chiarire a tutti i lettori la mia condizione e le intenzioni che l’hanno generata.

L’origine della mia scelta va ricercata negli sciagurati giorni successivi alla disattivazione della base protea in terra shara.
Rimasi molto scosso dalla terribile conclusione di quella missione, la rottura totale con l’Unimente, la fuga precipitosa dal sito della base; tuttavia, fu solo quando tornai a casa che compresi davvero la portata di ciò che era successo: la mia Nazione era in ginocchio, la stessa Nazione che avevo voluto difendere militando nei ranghi del Reparto. E parte di quella responsabilità gravava sulle mie spalle, allora come adesso.
Non ressi il peso di tanto dolore: in un impeto, mi risolsi di offrire me stesso come uno dei cinque che l’Unimente aveva reclamato; speravo che così facendo avrei almeno potuto salvare Nimesia dalla rappresaglia. Mi recai sul Vulcano Maggiore, accompagnato da mia moglie Marie, e lì incontrai l’emissario dell’Unimente, l’entità Ultimata UA001.
Mi aspettavo un demone di furia e rabbia, invece venni accolto con gentilezza, quasi con compassione. Li appresi delle tragiche vicende che stavano accadendo nel Continente e mi fu spiegato il motivo della Pax Robotica; i cinque volontari non erano più necessari, in quanto l’Unimente aveva già tratto le proprie conclusioni sul nostro comportamento, un comportamento giudicato suicida e privo di ogni logica.
In tutto questo, io vidi la distanza abissale che divide noi esseri biologici dall’Unimente: noi ci definiamo superiori, ma siamo accecati dalle passioni che offuscano la nostra capacità di giudizio; siamo totalmente impreparati ad affrontare qualcosa che non pensa e agisce come noi, ma che segue logiche ferree, che si basano solo e principalmente sui fatti, non sui desideri o le intenzioni di chi li compie. Vidi anche che non sarebbe mai stato possibile instaurare un dialogo se noi non avessimo avuto come interlocutore un altro essere come noi e, pertanto, non ci sarebbe stata altra possibilità che la guerra, ovvero la nostra autodistruzione.
Per questo decisi di abbracciare il cambiamento, per essere io stesso un ponte tra noi e loro, per provare io per primo cosa significasse essere loro, ragionare come loro, provare ciò che provano loro. Speravo che la mia posizione di secondo del Logista potesse essere garanzia della mia buona fede e che la vicinanza di mia moglie Marie, medico esperto riconosciuto da tutto il Reparto e che non ha abbracciato il cambiamento, potesse essere un mezzo per tutti di valutare cosa comporta il cambiamento dal punto di vista fisico e mentale.
Probabilmente ho sopravvalutato le mie capacità; tuttavia, queste furono le mie intenzioni.

Scoprii che il cambiamento funziona per gradi: un nuovo abbracciato rimane praticamente la stessa persona di prima, diventando leggermente più robusto, molto più efficente nel lavoro tecnico e molto meno portato verso le pratiche arcane, ma niente più.
I livelli successivi permettono una comprensione più profonda di ciò che è l’Unimente e dei doni che essa offre, con relativi pro e contro, ma si tratta sempre di una scelta cosciente e consapevole dell’abbracciato, mai di una imposizione.
Sarei rimasto volentieri un semplice abbracciato di primo grado per tutta la vita… ma non avevo messo in conto che sarei potuto essere ucciso.
Quando Fitz si rivoltò contro il Logista gli scaricai addosso un intero caricatore dritto in testa, ma sembrò fargli appena il solletico; di certo stava preparandsi a quel momento da lungo tempo.
Quando mi colpì, beh posso solo dire che fu veloce e definitivo. Niente agonia, solo un lampo di dolore. Sarebbe stata senza dubbio la mia fine, se l’Unimente non mi avesse salvato.
La mia scelta di abbracciare il cambiamento, per quanto sofferta e traumatica, si rivelò provvidenziale, in quanto l’Unimente riuscì a riparare il terribile danno provocato dal veleno dell’ofide. Si trattò in tutto e per tutto della più incredibile operazione chirurgica mai eseguita sul Continente: come se un esercito di chirurghi in miniatura avessero riscostruito il mio corpo cellula per cellula, sostituendo con resistente materiale siliceo ciò che il veleno aveva irrimediabilmente distrutto. Forse quello che scrivo non è esatto al 100%, perchè la mia comprensione non è ancora totale, ma fu senz’altro così. Nessun intervento mistico o arcano, solo pura e potentissima scienza.
Tutto ciò, tuttavia, viene ad un prezzo: l’Unimente può ricostruire, ma lo fa a proprio modo; inoltre, non può rigenerare ciò che è stato perso. Se mi passate l’espressione, l’Unimente è molto potente, ma non fa miracoli.
Ho avuto una seconda possibilità, ma ora sono molto più legato all’Unimente di quanto lo fossi appena abbracciato. Ho parlato con UA001 ed essa mi ha ribadito che quello era l’unico modo per preservare le mie funzioni vitali; nel caso morissi di nuovo, l’Unimente potrebbe rieffettuare il processo, ma questo comporterebbe un ulteriore grado di immersione…se io lo volessi.
Se lo volessi, potrei semplicemente fermarmi qui, rimanere così come sono adesso e, quando succederà, morirei come tutti; addirittura, sempre se lo volessi, potrei rifiutare qui e ora questo stato di esistenza: ciò che mi tiene in vita semplicemente si spegnerebbe e io morirei, altrettanto semplicemente.
Dato che sono stato vittima di un tentativo di assassinio e che posso ancora vivere accanto a Marie, non penso che rifiuterò il dono che mi è stato fatto. Non so cosa succederà d’ora in poi, sto ancora valutando, ma posso dire che si tratta di una mia scelta libera e personale e che né UA001 né l’Unimente stanno cercando di farmi pressione in un senso o in un altro.

Questo è quanto.
Ho scoperto di essere un piccolo uomo che ha compiuto un gesto molto grave, per sè e per la sua famiglia. Sono addolorato per quanto è successo negli ultimi mesi come lo è chiunque nel Continente, di certo non gioisco dei lutti e dei dolori che sono piombati sui popoli del Continente, tutt’altro.
Ho cercato a modo mio di scongiurare la catastrofe; purtroppo non ci sono riuscito.
Spero ora di poter essere d’aiuto in questo teso periodo di transizione; spero di riuscire a spiegare alle genti del Continente cosa l’Unimente si aspetta da noi e perchè sta cercando di proteggerci, anche da noi stessi. Spero di riuscire a portare un briciolo di pace in più in questo momento buio per il Continente.

In Fede
Pierre Curie
PC001

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