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Anno II: Ricordati di me

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Messaggio Da Staff master Ven Gen 20, 2012 9:54 am

Il torneo delle 5 Nazioni: Un Grande Evento o un Grande Bluff ?

Questo si chiedono alcuni membri dell’eroico Reparto del Destino , dopo l’indiscussa vittoria della Nazione di Sharizad ,al Torneo delle 5 Nazioni svoltosi a Regalia, Fasgalea, nella magione del Barone Luca Deyteros Viridis nel diciassettesimo Giorno del Dodicesimo Mese dell’Anno 2011.
Gare truccate ? Giudici corrotti ? O reale vincita senza inganni ?
Sarà vero, o saranno solo voci piene del veleno del risentimento per la perdita accusata ?
Non si può dire con certezza, ma di certo ci si può domandare cosa sia successo attorno a questo magnifico evento, dato che Fasgalea , pur partecipando ad ogni prova con la loro tipica fierezza, non sembrava partecipar con parimenti ardore delle altre Nazioni .
Sarà forse a causa degli strani accadimenti svolti si nella cappella consacrata all’Unico ?
Pare infatti che durante il Torneo ci siano stati alcuni inquietanti episodi di vario genere, tra cui tremolii e cadute di effigi, o l’apparizione di parole apparentemente senza connessione tra loro. Le devote sacerdotesse dell’Unico, quanto mai zelanti nella loro missione, si astengono dall’esporre ogni teoria , censurando il tutto con un laconico “ No comment”. Ma il dubbio ed il timore sono palpabili nell’aria poiché per buona parte della serata del primo giorno e per tutto il restante secondo giorno, esse si sono rinchiuse in religioso, è il caso di dirlo, silenzio , lasciando entrare solamente i credenti più stretti e l’Inquisitore in persona, il quale peraltro fece evacuare l’intero edificio durante la notte del primo giorno . La domanda dunque risulta lecita: quali misteri stanno cercando di celare gli integerrimi fedeli dell’Unico?
Ma se Fasgalea cela , Tingard di sicuro non scopre . L’inattesa e soprattutto straordinaria , ricomparsa del nobile Northri Folkung è fonte di egual mistero . La mattina del secondo giorno del Torneo, il nobile tingardiano si è presentato alle porte della villa del Barone sotto gli sguardi meravigliati di tutti i presenti. Difatti quest’ultimo era dato per morto nel mentre di una missione del Reparto a causa di un misterioso incidente riguardante solo il campo tende di Tingard . Tra la meraviglia e la gioia degli astanti, molte sono state le domande sul suo straordinario ritorno . L’intervistato risponde schivo alle domande postegli, più che altro per l’evidente stato di confusione in cui transitava poco tempo prima della sua comparsa.. Il suo effettivo e finale risveglio rimane comunque avvolto dal mistero, poiché nemmeno i suoi connazionali riescono a fornire una risposta soddisfacente sul miracolo avvenuto.
Ed ora si presenta il caso dell’ex rappresentante Charlotte Holmes , professata nimesiana, ma di reale sangue maredriz … Infatti la ex-rappresentante pare sia unita da un legame di parentela con il nobile Diego Astarte Tenno Ramon, però rimane ancora incerto la profondità di questo filo rosso. Figlia o nipote dello scomparso fratello del nobile Astarte ? Quest’ultimo comunque non è molto propenso ad accogliere a braccia aperte la figlia/nipote ritrovata, ma ligio all’onore si occuperà della faccenda fino in fondo. Nonostante le ritrosie del parente ritrovato, Charlotte è intenzionata a stabilirsi a Sevrera. E’ dunque con i migliori auguri che salutiamo il nuovo rappresentante nimesiano Stuart Jefferson Lou McMannon e la nuova sevrerese Ana Luz Tenno Ramon.
Un plauso in particolare per Sharizad, la vincitrice “indiscussa” di questo Torneo , il cui araldo Rakshan sarà presto riconosciuto con titolo nobiliare . Questa nazione è in continua espansione data l’ingente quantità di nuovi cittadini shari unitisi al Reparto del Destino proprio in quest’ultima occasione . E tra questi arrivi vi sono anche menti geniali dedicatesi alla tecnologia poiché proprio uno di quest’ultimi ha portato alla vittoria la propria nazione nella gara di creatività. Quante sorprese può riservare ogni Nazione !
E tra giochi di potere , e scambi di ruoli, il Torneo si è svolto in tutta la sua eterogeneità , presentando per tutta la sua durata onorevoli ospiti provenienti da tutte le Nazioni. Difatti, per mostrare l’assoluta equità delle prove poste, ogni gara è stata capeggiata da una carica o un esponente noto per ogni Nazione. Un esempio di questi illustri ospiti sono stati l’Amr della Mente per la gara di intuito, il primo veleda di Rutger per la prova di combattimento, ed il nobile Astarte Tenno Ramon per l’ultima gara di Diplomazia.
Dunque qual è la verità su questo famoso Torneo delle 5 Nazioni ? Quante verità e quanti intrighi vi sono mescolati in tutto ciò ? E’ stata una reale sfida paritaria tra regni o solo un pretesto per dare un minimo di parvenza di equità a questa messa in scena ? Tante sono le domande scomode da porre, ma verranno fornite risposte soddisfacenti ? Questa è la missione di un vero cronachista del Nuova Flow Gazette, dunque cari lettori state sempre con noi, per avere sempre nuove informazioni !

Eco

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Messaggio Da Staff master Dom Gen 22, 2012 10:01 am

Intervista a Steingrim Wolfson il tingardiano

Lo abbiamo conosciuto durante la prova della Forza della Coppa delle Cinque Nazioni. Ci ha colpito per le sue capacità guerriere, il suo ardore e per le sua esuberanza linguistica durante il combattimento. Autore delle celebri frasi “Smettila di toccarmi gli stivali!” e “Vieni qua che ti faccio il corpo in tinta con la faccia!” pronunciate contro un demone fasgaleano durante la tenzone. Siamo qui per conoscere Steingrim Wolfson, fiero ed indomito guerriero di Tingard. Cerchiamo di capire un pochino la storia di questo valoroso combattente.

In passato, Steingrim ha servito come mercenario in varie nazioni per pagare, a detta sua, un “debito morale e d’onore”. Fedele di Rutger natio di Grenzdorf è poi tornato a servire la sua nazione dopo aver estinto il suo debito. Legato al nobile clan dei Folkung come ogni tingardiano si fa valere in combattimento.

Durante le sfide lo abbiamo visto indomito caricare urlando i suoi avversari precedendo sempre i compagni nell’impatto con gli avversari. Per soddisfare la curiosità e la sete di conoscenza dei nostri lettori abbiamo chiesto a lui di spiegarci che cos’è il temibile “Furor Tingardiano” usato dai guerrieri di Tingard per infrangere i ranghi dei nemici. Steingrim ci spiega che " si tratta di una forza interiore, un ira ferina che hanno nel sangue” e che essi riescono a sfruttare “perché il combattimento è parte di loro”.

Nella sua descrizione il valoroso guerriero ci fa intendere che non si tratta di una forza distruttrice ma di una forza che li spinge a “difendere ciò che amano e il loro popolo” e se “uno non ha nulla da difendere non ha nemmeno nulla da combattere”. La fierezza di quest’uomo, di questo guerriero è per noi impressionante.

Curiosi però di capire come sono i rapporti all’interno del Reparto con le altre delegazioni ci assicura che lui non ha nemici, i suoi unici nemici sono quelli di Tingard. Per non aver a che fare con la spada di temibili guerrieri come lui assicuriamoci allora di non divenire nemici di Tingard o del Reparto del Destino.


Il Cronachista di Nimesia

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Messaggio Da Staff master Lun Gen 23, 2012 12:04 pm

Sui segreti e sui misteri del Reparto del Destino

Strane e curiose voci circolano su questo reparto, composto da elementi variegati e spesso estremi, sia nelle azioni che nelle idee, tuttavia solo di recente alcune di queste voci hanno iniziato a trapelare, innervosendo molto coloro che si sono trovati a verificarne la veridicità.
Iniziamo pure da Charlotte Holmes, la quale nonostante fosse un elemento di spicco e di importanza potremmo dire cruciale all'interno del Reparto, si sia rivelata una impostora! Infatti ha dato un nome falso, spacciandosi per qualcuno che in realtà non era!
Questo oltre agli ovvi problemi politici (saranno validi i documenti formati da una persona sotto falso nome e con falsa identità?) lascia capire anche a quale basso livello di controllo lo stesso Reparto sia stato, se ha permesso che un impostore non solo vi si infiltrasse, ma addirittura raggiungesse posizione di dominio e di importanza strategica notevole!
E se qualcuno volesse fare dei danni? Di certo trovarsi all'interno di un siffatto gruppo potrebbe permettere molte azioni ed una certa dose di impunità! Invitiamo i vertici militari a scegliere con più accortezza coloro che vengono spediti in questo particolare gruppo...
… anche se pure nelle loro case a volte si trova il seme del tradimento e dell'eresia!
Come lasciar passare sotto silenzio la cultista di Shandra che ha allietato la notte di un nobile Fasgaleano rivelando la propria eresia proprio in occasione del Torneo delle 5 Nazioni?
Anche in questo caso l'inettitudine nel riuscire a scoprire un elemento sobillatore così palese tra le proprie fila ci fa dubitare della lungimiranza di alcuni nobili! Questa cultista ha non solo proclamato la propria fede davanti ad un tempio dell'Unico, ma ha anche proclamato pubblicamente che l'Unico era un “falso dio” e che “non esisteva”.
Possibile che una tale vipera fosse rimasta nascosta così a lungo all'interno di un tempio dedicato all'Unico? Possibile che solo la morte di Ottavia abbia potuto rivelare un male nascosto?
Andando avanti notiamo altri elementi di preoccupazione, per esempio in Rakshan Belabed, un nobile cadetto di Sharizad, una persona il cui nome è sempre più spesso pronunciato con timore.
Girano voci secondo cui infatti sia arrivato per sete di potere e per desiderio di successo personale a mettere in pericolo anche la sua stessa nazione d'appartenenza!
Sembra infatti che questo Rakshan abbia portato il sommo sacerdote di Souno Lugos a Sharizad senza mettere in guardia nessuno della sua pericolosità, cosa che ha causato infatti molti problemi e parecchi danni a quanto comunicano dispacci dalle Alte Torri.
Gira anche voce tra i Nimesiani che abbia fatto accordi con loro sulla spartizione della miniera d'oro di Dahab, però distrattamente si è dimenticato di metterli per iscritto, rendendo vano il tutto, ed incidentalmente ha un processo in corso per essersi fatto giustizia da solo proprio contro i Nimesiani! Curioso che ora alcuni abbiano il dente avvelenato contro di lui!
Ed ora al Torneo delle 5 Nazioni risulta che si sia fatto nominare alfiere, con quindi la possibilità di diventare un nobile riconosciuto... certo che visti i danni fatti come cadetto, la carriera di questo albino viene vista con una certa apprensione. Se gli Shari vincessero il torneo infatti, Rakshan diventerebbe nobile, con chissà quali conseguenze...
Speriamo che almeno in questa occasione i vertici militari agiscano prima e non dopo il danno...


Articolo non firmato

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Messaggio Da Antonino Mar Gen 24, 2012 12:49 pm

E' curioso come l'attegiamento di certi rampolli nimesiani, provenienti da chissàdove, possa cambiare in modo così repentino dopo una frettolosa e probabilmente immeritata nomina a nobile riconosciuto dalla Nazione.
Il vostro amico scribacchino ne ha incontrato un esempio lampante proprio in sacra terra fasgaleana, durante il Torneo delle 5 Nazioni.
Minacciosi e spavaldi con le persone semplici e comuni come me e come voi, solo per aver osato scherzare allegramente in loro presenza e senza aver eseguito un profondo inchino per onorare il fatto che essi respirino e si degnino di camminare dove anche noi osiamo farlo!
Ma la nostra integrità morale ci impedisce di citare il nome di questo semidio apparso in terra. Nemmeno il cognome vi diremo, ma per finire baldanzosi, nella speranza di avervi strappato un sorriso, concludiamo con una vecchia filastrocca contadina giunta dal nostro passato orgoglioso:

"Mia madre una sol cosa mi lasciò
Come un dolce ricordo mi assale
Mondato da profumi dell'infanzia.
All'alba ella cantava e lavorava,
Noi bimbi e nostro padre Stuart, cullati dalla grazia sua,
Naturale risveglio per pochi fortunati valorosi
Onorati da tanto amore e tanta dolcezza,
No, non potremo mai dimenticare..."



Articolo di fondo, prima settimana del 2012
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Messaggio Da Antonino Mar Gen 24, 2012 12:55 pm

Cari lettori, presto pubblicheremo diversi approfondimenti riguardanti il recente Torneo delle Cinque Nazioni svoltasi a Regalia durante il dodicesimo mese del corrente anno 2011.
Intanto pubblichiamo i risultati dei premi. La vittoria finale è andata alla nazione di Sharizad, che si è portata a casa il conteso giacimento minerario di Sumner Wallsend. L'Alfiere Sharo, tale Rakshan Belabed, grazie all'ottimo risultato conseguito dalla sua squadra, sarà riconosciuto molto presto come Nobile, diventando quindi Rakshan Belabed Faysal. Congratulazioni!
Le altre due piazze d'onore sono state conseguite da Fasgalea al secondo posto, e da Nimesia al terzo.


Brevi da Fasgalea
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Messaggio Da Antonino Mar Gen 24, 2012 1:03 pm

Coppa delle Cinque Nazioni: vince lo stile

Nel cielo cupo occhieggiano le prime stelle, l'aria frizzante della sera porta suoni di tamburi e strumenti musicali esotici suonano a festa. Intorno ai fuochi ballano il nobile e il contadino, vengono da ogni città, vestono, ballano, pregano ognuno in modo diverso, ma ora stanno tutti solo serenamente festeggiando.

Vi ho descritto un sogno? Un irrealizzabile ideale romantico? No, miei cari lettori, è stata realtà, a Fasgalea nella città di Regalia in occasione della coppa delle 5 nazioni, per la quale i rappresentanti dei cinque regni si sono sfidati in prove concernenti varie abilità, tra cui la forza e la creatività.

La redazione tutta coglie l'occasione per porgere un sincero ringraziamento ai padroni di casa, che hanno saputo rendere ancor più lussuosa questa già meravigliosa città di Regalia, dimostrando un amore per i dettagli che si riscontra in ogni casa, in ogni negozio, e quindi soprattutto in ogni cittadino.

In un contesto tanto elegante parlare di estetica e di moda è una necessità, l'incontro fra delegazioni di reami lontani ci ha permesso di notare le ultime tendenze di stile, quindi eccoVi le nostre proposte :per i climi più rigidi la parola d'ordine è pelliccia, con i colori freddi e scintillanti del metallo sfumato su toni estremi del bianco o del nero, per mantelli, calzature ed accessori. I tessuti vanno abbinati alle nuances del pelo, quindi saranno marroni caldi e molto scuri o neri per capi pratici e comodi o tinte molto chiare per ostentare eleganza. Assolutamente vietati gli accessori in pelo e pelliccia che richiamano forme vegetali, meglio seguire linee geometriche o animali.

Per chi abita luoghi caldi o temperati la tendenza vuole colori a contrasto, a base scura con dettagli e accessori chiari, o l'accostamento di non più di due diversi colori a tinta unita, e abbondanti perline e paillettes che donano luminosità, per non passare inosservati.

Parliamo ora del vero protagonista, il simbolo del momento, l'oggetto, il materiale che chiunque voglia definirsi alla moda non può esimersi dallo sfoggiare: il metallo. Come i recenti avvenimenti politici e mondani sottolineano questo materiale avrà sempre meno un uso bellico, ecco ,quindi il via libera a collane, spille, fermagli e anelli, su questi ultimi richiamo la vostra attenzione: mai portarne uno solo sulla stessa mano poichè assorbirebbe su di sè tutta l'attenzione che è invecie dovuta alla mano. Un abbinamento a contrasto interessante ed innovativo che promette di essere l'avanguardia di una nuova moda è l'accostamento del metallo, di natura forte e dominante con tessuti eleganti e ricercati quali velo e pizzo.

Per ora è tutto, concludo questo primo articolo con un caloroso ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato alla coppa delle nazioni ed un invito: siate bellissimi!

Al-Sabi
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Messaggio Da Antonino Mer Gen 25, 2012 8:13 am

ANNUNCIO-Causa motivi personali, Khaled Madani di Sharizad, dimorante in Youlm, dichiara la prossima chiusura di tutte le sue attività commerciali note col nome societario di lui medesimo e procede pertanto alla loro liquidazione. Per informazioni...
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Messaggio Da Antonino Mer Gen 25, 2012 8:20 am

Strani Vizi dei nostri Comandanti

A volte al vostro umile ma instancabile scribacchino, sembra, che gli uomini di potere siano un pò bizzarri. Questo ho pensato qualche giorno fa a Regalia conoscendo i potenti del Reparto del Destino. Personalità estrose, bizzarre, a volte esotiche.
Che dire del redivivo nobile Folkung? Sembrava morto in cinrcostanze misteriose, ma eccolo vivo e vispo davanti a noi. Ecco, forse un pò confuso. Dice di essere stato in uno strano bosco, pieno di veleda molto svestite che lo lavavano, profumavano e chissa cos'altro. Ne sarà felice la sua promessa sposa! Un vero nobile, infatti, alla nosta semplice domanda "Come state ora" la cortese risposta è stata "sono incazzato come una biscia".
Vogliamo parlare del rappresentante sharo, genio diplomatico che non riesce a tenere un discorso in pubblico senza balbettare almeno settecento volte, e che ha una schiava nimesiana. C'è la schiavitù a Nimesia? Mah.
Anche il sevrerese di origini nimesiane che comanda il suo gruppo deve avere i suoi problemi, incastrato in una misteriosa armatura di forgia protea, che però non è un'armatura...cosa sarà mai?
Di Nimesia abbiamo già scritto la nostra filastrocca, ed i lettori attenti capiranno! Potremmo parlare anche di una certa ex Charlotte Holmes, ora Ana Luz Tenno Ramon, ma ci vorrebbero mille pagine ed un romanzo epico, ed ora ci limitiamo a dire: che giovane donna ambigua!
Abbiamo anche, ammirati, stretto la mano ad un Leone dell'Unico, e nobile fasgaleano, di cui non ricordiamo il nome ma porteremo sempre con noi il suo fiero sguardo vacuo ed ottuso.
Eccoci qui, a ridere dei nostri difetti, come a teatro, E chi se la prende, è stupido davvero!

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Messaggio Da Antonino Mer Gen 25, 2012 8:22 am

Così caste e nascoste le donne di fasgalea, ma passionali nell'intimo (almeno dopo gli ultimi ritrovamenti a Regalia durante il famoso Torneo), così di rimando, musicali e sensuali le donne share, che non nascondono mai la loro prorompente femminilità.

Così guerriere le tingardiane, talmente nascoste sotto le loro vesti da battaglie da confondersi con i loro uomini, così discrete e sobrie le nimesiane, da cui puoi aspettarti niente e tutto.

Così rassicuranti e sicure le sevreresi, anche se non colpiscono per avvenenza.

Tra i nostri superficiali giudizi, noi uomini stolti seguiamo il richiamo musicale delle donne share, e ci perdiamo nei loro grandi occhi...


Dal vostro corrispondente a Regalia, durante il Torneo delle 5 Nazioni
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Messaggio Da Antonino Mer Gen 25, 2012 5:21 pm

Una ragazza indecisa

Molti di voi avranno sentito parlare della storia della cara Charlotte Holmes, o meglio di Ana Luz, ragazza sevrerese che si è inventata una identità nimesiana, con grande successo di pubblico, diventando la Rappresentante ufficiale di quest'ultima nazione.
Indagando con sapienza e caparbietà, abbiamo ora un quadro della sua travagliata storia che reputiamo soddisfacente, e talmente ricco da poterne ricavare un romanzo avventuroso di grande successo!
Forse un giorno uno stolto che ben conoscete si cimenterà in quest'opera di letteratura Alta, intanto, per sollazzarvi un pò, vi regaliamo qualche chicca dal passato della nostra amata Ana Luz.
Figlia di uno scapestrato nobile sevrerese, scacciata da infante insieme alla madre, che si risposò con un uomo volgare e violento. Uomo, da cui, anni dopo Ana fuggi, portandosi con sè il denaro di lui e lasciando madre e sorella piccola in balia della sua rabbia vendicativa.
Mentre la fuggitiva si ricostruisce una nuova identità a Nimesia, il patrigno la cerca ed assolda un sicario per eliminarla. Il sicario la trova, ma sembra innamorarsi di lei, e decide di aiutarla. Come? Sappiamo solo che, purtroppo, la madre di lei morì accidentamente, investita da un carro, mentre il patrigno, scomparve nel nulla, sembrerebbe ucciso a sangue freddo dal sicario innamorato. Della sorella, la piccola Camila, nulla si sa, probabilmente si sarà perduta in una delle peggiori città basse della nazione nimesiana. Ma siamo certi che la generosa Ana Luz, ora ricca e (quasi) nobile, stia facendo di tutto per trovare l'adorata sorellina.
Potremmo anche parlare di altro...perchè siamo solo all'inizio!

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Messaggio Da Antonino Gio Gen 26, 2012 8:44 am

La poesia a Fasgalea la pensavamo diversa!
Un nostro collaboratore, seguendo il Torneo delle Cinque Nazioni svoltasi recentemente nella capitale Regalia, ha ritrovato alcune pagine di un diario, si crede appartenuto ad una cittadina fasgalena recentemente scomparsa, e probabilmente coinvolta in una tresca amorosa con una sua concittadina addirittura cultista ed eretica!
Non possiamo pubblicare integralmente quelle pagine, dato il loro contenuto scandaloso e volgare, ma vi lasciamo qualche stralcio del diario, che vi farà ben capire di cosa si tratta:

"Non posso più dirti che ti voglio, che ti desidero, senza sentire il peso del mio peccato sulla mia testa e nel mio cuore. Credi in qualcosa di sbagliato che non posso più accettare...la tua oscurità non sarà mai mia."

"Tu vuoi rendermi eretica come sei...Voglio vivere in un altro luogo, voglio pregarti e servirti in ogni ora del giorno e della notte, senza stancarmi mai."

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Messaggio Da Antonino Gio Gen 26, 2012 8:52 am

Trambusto e misteri al cospetto dell'Unico

Momenti di grande sconcerto e persino terrore si sono verificati ai Giochi delle Nazioni appena conclusi. Solo il giorno prima dello svolgersi delle prove, infatti, pare siano accaduti eventi di cui ancora non si è compresa appieno la natura né la portata.
Tutto è iniziato quando Aoshii, Icitora al seguito del Reparto del Destino, ha cominciato a dare violenti segni di squilibrio; incapace di controllarsi, ha destato la preoccupazione dei padroni di casa fasgaleani. In un impeto di sollecitudine nonché di fede incrollabile quale sempre li distingue, questi ultimi hanno optato per fare partire immediatamente un'indagine inquisitoriale, al fine di appurare se l'Icitora fosse per caso sotto l'influsso di qualche culto o non fosse addirittura corrotto. Pertanto l'Inquisitore Keiros in persona ha condotto Aoshii all'interno della cappella dell'Unico adiacente al luogo di svolgimento dei Giochi per tentare, con le migliori intenzioni, un esorcismo – anche naturalmente per poter permettere uno svolgimento sereno dei Giochi l'indomani.
I rituali condotti purtroppo hanno avuto un esito ben distante dalle aspettative dell'Inquisitore (ex ambasciatore di Fasgalea). Costui si è infatti ritrovato sbalzato fuori dalla cappella passando attraverso la porta, come riferiscono alcuni testimoni che hanno preferito restare anonimi. Questi fatti hanno portato purtroppo alla sconsacrazione della cappella, e forse sono concausa della misteriosa forza che ha spinto poi nella nottata tutti convenuti ai giochi a uscire dai locali e a non potervi rientrare.
Testimoni e altri membri del Reparto hanno poi riferito a questo cronista una possibile spiegazione dei fatti: pare infatti che l'origine sia di questi fenomeni che dei disturbi di carattere dello schivo Aoshii sia da ricercare in una vicenda che ha preso avvio ormai molti mesi fa, quando il Reparto del Destino si è ritrovato, suo malgrado, trasportato nella Volta Onirica e quivi imprigionato – fino alla fortunata risoluzione che lo ha riportato a casa. Sembra che in quell'occasione qualche “clandestino” si sia infiltrato tra le fila del Reparto di ritorno a casa... e a tutt'oggi crei qualche disagio. Aoshii sembra essere tormentato da uno di questi ospiti non invitati dalla Volta Onirica, che in occasione dei Giochi ha evidentemente voluto dar sfoggio della propria simpatia, mettendo così il povero albino in gravi difficoltà.
Tuttavia bisogna dire che la crescente preoccupazione e le sempre maggiori ansie che la presenza dei culti stanno creando presso Fasgalea hanno esasperato la situazione; un testimone ha riferito che solo poche ore prima dell'incidente alla cappella una esponente di un culto si era immolata in pubblico, per ignote ragioni, aumentando di certo la tensione e l'allerta già alte per gli imminenti Giochi, spingendo forse l'Inquisizione fasgaleana ad agire in modo eccessivo.
Ora che i Giochi si sono conclusi nel migliore dei modi, con sportività e senza ulteriori incidenti, rimangono aperti numerosi interrogativi. Ad esempio: qual è la vera natura dell'entità che tormenta l'Ichitora Aoshii rendendolo di carattere instabile? E come sarà possibile liberarsene, se financo la voce dell'Unico rimane inascoltata? L'Inquisizione fasgaleana avrà agito nel migliore dei modi o sarà stata avventata?
Queste ed altre domande rimangono, per ora, senza risposta.

Ms. C
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Messaggio Da Antonino Gio Gen 26, 2012 4:56 pm

La vita è bella e strana!
Mai avremmo pensato di sentire con le nostre umili orecchie, canti tingardiani da taverna nel cuore di Regalia!

Ebbene, abbiamo la sensazione che questi tingardiani siano meno sempliciotti di quello che sembrino, ed ora, al sicuro nelle loro terre, se la stiano ridendo allegramente dei fasgaleani..


Dal vostro corrispondente a Regalia - Torneo delle 5 Nazioni
Antonino
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Messaggio Da Antonino Ven Gen 27, 2012 9:35 am

Succedono strane cose a Regalia, nel cuore delle fede nell'Unico. Una cappella diventa luogo di accadimenti misteriosi e forse blasfemi. Lo stesso luogo di culto, dopo una drammatica notte di urla e sangue, viene chiuso e riconsacrato...e si parla in giro di un eretico presente tra gli uomini di Fasgalea del Reparto del Destino, con il pronto intervento dell'Inquisizione.
O vogliamo parlare degli ospiti tingardiani che inneggiano alle loro divinità allegramente in piazza regaliana, facendo irretire potentemente un Barone Fasgaleano?

E questi sarebbero dei Giochi! Felicitazioni a tutti, e continuate così!


Dal vostro corrispondente a Regalia, D.T.
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Messaggio Da Antonino Ven Gen 27, 2012 9:45 am

Intervista con i Leoni dell’Unico


Lo sguardo non può che essere fiero e sprezzante. Si tratta dello sguardo di chi ha visto la morte, l’ha affrontata ed è qui per raccontarlo. Guerrieri veterani e consumati ci appaiono di fronte. Ispirano coraggio ed eroismo anche nei cuori dei più pavidi. Tutti ne parlano con rispetto ed ammirazione. Sono i Leoni dell’Unico. A Regalia abbiamo avuto l’onore d’incontrare Hirau Haraz ed il nobile Ignazio Domitius Viridis. Questi due giovani combattenti sono i leader e gli ispiratori di questa falange guerriera nata all’interno del Reparto del Destino. Come suggerisce il nome sono tutti fedeli dell’Unico ed è proprio dalla loro comune fede che traggono ispirazione e coesione. I membri sono shari e fasgaleani come lo sono i due capi. Un amicizia li lega da tempo, da quando servono all’interno del Reparto i loro due scudi sono stati uno di fianco all’altro in innumerevoli scontri dove solo l’affiatamento e il coraggio hanno permesso di prevalere. I due comandanti hanno definito questa formazione combattente come “il processo inevitabile d’amicizia tra i due popoli”. Che i rapporti tra Sharizad e Fasgalea siano sempre stati buoni non è una novità ma le differenze culturali sono comunque molte. Eppure questi prodi soldati versano il loro sangue insieme come se fossero fratelli. Confermano però che qual’ora si vogliano aggiungere anche sevresi e nimesiani timorati dell’Unico saranno ben accetti. Quando chiediamo se bisogna aver determinate caratteristiche è l’umile Hirau, il livoniano, a rispondere con parole tranquille ma potenti allo stesso tempo: “Non importa la razza o il colore, è il cuore di Leone che è benedetto dall’Unico”. Anche il nobile Ignazio conferma , a dispetto dal suo retaggio nobiliare, che si, se la fede è forte anche un paria (coloro che nella società fasgaleana non appartengano ne ai tallaran, ne agli albini ne agli emetel) può servire con onore. Quando chiediamo dei loro propositi la risposta arriva all’unisono dai due: “ Noi difendiamo le leggi dell’Unico e i suoi figli!”. Il dubbio allora è sorto nelle nostre menti: ma come si comporteranno all’interno del Reparto dove non tutti sono seguaci dell’Unico? Anche questa volta le parole escono chiare dalla bocca dello zelota Hirau che spiega come spesso la collaborazione sia difficile ma loro considerano comunque il loro un servizio anche a tutto il Reparto. Mai si sono tirati indietro da un combattimento e mai lo faranno. I requisiti per essere un Leone sono presto detti: avere fede nell’Unico, saper combattere con il coraggio di un Leone ed saper collaborale con i propri fratelli d’arme. Il nemico ha di che temere quando incontrerà questa temibile schiera che avanza sicura e compatta verso di lui. Il sacrificio si legge negli occhi di questi prodi uomini. Quando chiediamo qual è l’impresa di cui vanno più fieri ci rispondono che “ è sempre quella che verrà!”. L’eroismo di questi campioni ci lascia sbalorditi. Presto avranno modo di dar seguito alle loro imprese all’interno del Reparto del Destino. Imprese che, siamo certi, diventeranno leggenda come quelle di tutto il Reparto.

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Messaggio Da Antonino Ven Feb 03, 2012 8:41 am

Il Roy d'Oro


A Nimesia il nome di Rob Roy è conosciuto a seguito di alcune vicende riguardanti i suoi trascorsi “legali” ma quello di cui oggi vi raccontiamo non sono reati o processi. Il rappresentante di Sevrera ha infatti riportato un “grosso colpo” per la sua nazione. Di sicuro il Re di Sevrera avrà modo d’esultare sapendo che nelle mani del suo fidato suddito è caduta una tecnologia tanto rara quanta potente. Ma partiamo con ordine, tutto è iniziato durante la missione del Reparto del Destino, dove il prode Rob guida la sua Empresa Avventurero per conto del regno sevrerese, in quel di Karnahak. In quello che doveva essere un avamposto proteo abbandonato il Reparto ha coraggiosamente affrontato il morbo Chimera in tutta la sua terribile potenza. Ma mentre combattevano gli infetti i membri del Reparto sono venuti in contatto con alcune tecnologie protee oramai dimenticate dai Tallaran. Sembra infatti che i membri sevreresi abbiano trovato ben due armature che furono indossate una, di colore dorato, da Rob Roy stesso e un'altra più scura da un certo Homura, anch’egli membro della delegazione sevrerese. A detta di una nostra fonte anonima sembra anzi che ora siano le armature stesse “ad indossare loro”. Per noi profani della tecnologia protea possiamo intanto notare che quest’armatura garantisce una notevole protezione, forse comparabile alle più resistenti armature pesanti fasgaleane, sfruttabile anche da chi non è propriamente addestrato al suo utilizzo. Senza dubbio un equipaggiamento del genere aiuterebbe notevolmente un qualsiasi generale o comandante. Per non parlare del notevole guadagno che porterebbe a qualcuno, in termini d’affari , un simile equipaggiamento se si riuscisse a riprodurlo. Ma in verità non è nemmeno questo il “pezzo forte” di questi due oggetti è che sfruttavano una sorta di collegamento a cavo per entrare in contatto con i macchinari protei permettendo a chi le indossa di controllarli. A detta di un esperto da noi contattato questa è una tecnologia a noi sconosciuta di cui ora i sevreresi hanno l’unico esempio per il momento trovato. Al momento un armatura è scomparsa ma Rob Roy indossa sempre il suo modello lucente. Sempre secondo le nostre fonti questa armatura darebbe al sevrerese certe informazioni che forse altrimenti non avrebbe. Possiamo ipotizzare fantasticamente che questa tecnologia protea sia collegata ad una specie di “banca dati” a cui i sevresi hanno avuto accesso tramite il collegamento a cavo? Ci chiediamo se le autorità sevresi sanno a cosa sono di fronte e se vorranno mettere le loro scoperte a conoscenza di tutta la Confederazione.


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