settimo mese del 2012

Da Redattore Gio Lug 05, 2012 4:19 pm

Per tutti coloro che sentissero la vocazione religiosa ed artistica a sostenere i lavori per lo sviluppo del grandioso altare maggiore dell' Unico di Regalia, oggi è possibile contribuire attivamente tramite donazioni o manodopera artistica rivolgendosi all'atelier presso la Famiglia Madani situata nella città di Youm. I più generosi mecenati ed artisti verranno imperituramente ricordati per la loro generosità.

Da Redattore Gio Lug 05, 2012 4:32 pm

Intervista a Rai Tenno Ramon, Alcalde di Sevrera

Gentile Alcade, ecco le domande:

Cosa potete dirci della vostra storia e come siete diventato membro del famoso Reparto del Destino?
Poco, in verità, non c'è molto da dire su di me, se non che ho vissuto gli ultimi otto o nove anni con gli arhime invece che con la mia gente, in particolare con una tribù pacifica che si è stabilità ai confini di Sevrera.
Per quanto riguarda il Reparto del Destino, invece, è stata quasi casuale, possiamo dire, la mia partecipazione ad esso.

Cosa potete raccontarci delle vostre avventure nel reparto?
Anche qui, ben poco, ho partecipato solamente a due missioni del reparto, non ne ho molta esperienza e nemmeno ne sono un grande esperto.
Le ho trovate comunque molto stimolanti, e, per quanto pericolose, trovo un ottima cosa che così tante persone rischino la vita per il proprio paese, qualunque esso sia.

Cosa pensate dell'Empresa e di Rob Roy? Molti si chiedono come stia, voi cosa potete rispondere in questo senso?
Non posso, pur troppo, sbottonarmi sulle condizioni di Rob Roy che sono riservate. Tuttavia posso dirvi che nella mia, fin'ora, breve permanenza, mi sono trovato molto bene a lavorare con l'Empresa. Sono brave persone dal primo all'ultimo, sanno dare un ottimo benvenuto ed è molto divertente lavorare assieme a loro, inoltre sono tutti degli ottimi ed onorevoli combattenti.

Quali sono le vostre maggiori aspirazioni?
Penso che attualmente la mia maggiore ispirazione sia riuscire ad entrare a far parte dell'accademia dei maestri.

Cos'è per voi l'Onore?
Questa è una domanda interessante.
L'onore è tante cose, l'onore è Coraggio, è Valore, è Lealtà, è Rettitudine, è Rispetto, è Benevolenza ed Obbedienza.
E' qualcosa che spinge le persone che vi sono legate a dare il meglio di se, per se e per gli altri ed è qualcosa a cui tengo molto, qualcosa che ho perduto e che intendo ricostruire con le mie forze.

JT

Da Redattore Gio Lug 05, 2012 4:36 pm

.....abbiamo scoperto che si trattava di un magus sharo cercato dai suoi stessi connazionali. Questa persona ha usato l’energia magica per “risvegliare” dei morti, o meglio rimettere dentro essi il loro spirito. Alcuni suoi “esperimenti” sembravano senzienti come raramente si vede tra i non- morti. La delegazione shara si è affrettata a portare con loro questo soggetto senza voler fornire dettagliate spiegazioni provocando le ire di molti membri di altre delegazioni. Ci si chiede se il Reparto affronta i nemici in nome del bene comune perché non tutti “remano” dalla stessa parte? Insomma , dopo aver eliminato la figura del Comandante del Reparto, ora sembra che ci sia chi metta in discussione la stessa utilità del Reparto. Il Reparto si scioglierà ? Le inimicizie tra regni stanno portando forse alla fine di questo manipolo d’eroi? Potrà la politica dove non sono riusciti non-morti e incubi? Tutto ciò fa parte del piano del signore degli Incubi per dividerci e sconfiggerci uno a uno?

Il Cronachista di Nimesia

Da Redattore Dom Lug 08, 2012 8:45 am

Un rapporto medico dal fronte – di Marie Curie – Nimesia

Sangue, budella, infezioni, carni lacerate e virus mortali. Questa è solo una parte del meraviglioso mestiere del medico, un mestiere che porta in sé grandi responsabilità ma anche grandi soddisfazioni, soprattutto qualora si sia scelto di praticarlo presso l’indomito Reparto del Destino, come ho fatto io.
L’esperienza di laboratorio può preparare solo a una parte di ciò che si dovrà affrontare una volta nelle Terre di Nessuno, ma è cionondimeno preziosa. Tuttavia, una volta “sul campo”, la cosa più importante è la prontezza.
Le missioni del Reparto non sono certo programmabili per filo e per segno; non si può mai sapere con certezza a cosa si andrà incontro, o quando accadrà qualcosa di grave, come un attacco, né da parte di chi potrebbe arrivare tale attacco. Quindi le doti più grandi di un buon medico da campo devono essere l’intuito e la velocità: l’intuito per cogliere al volo la situazione; la velocità per agire nel modo più consono, ovvero ad esempio scappare.
Vi sono quattro figure che, in un momento di battaglia, devono sapersi muovere in perfetta coordinazione: il guerriero, che avanzi a fronteggiare il nemico; il medico, che stia pronto con le sue capacità per sanare i feriti; l’incursore, che setacci a pié veloce il campo per raccogliere i feriti e portarli dai medici; e l’infermiere, accorto a cogliere il momento in cui le proprie abilità siano richieste per supportare al meglio l’azione dei medici.
Vorrei spendere due parole su quest’ultima, fondamentale figura, che mi sembra non riceva il giusto rilievo.
Chi sceglie la professione di medico già dall’inizio è (o dovrebbe essere) consapevole dei propri doveri. Chi acquisisce, per suo desiderio, nozioni di infermieristica, si assume un’importante responsabilità. Non altrettanta di un medico – e forse per questo non gli viene riconosciuto il giusto tributo; ma diviene una figura cardine, il cui aiuto può fare la differenza fra la vita e la morte.
Spesso durante i momenti concitati di una battaglia le voci si sovrappongono, le persone scalpicciano d’attorno, amici e nemici cadono a terra coperti di sangue; in questi attimi il tempo per operare è minimo, ogni minuto che trascorre può significare una vita salvata, o perduta per sempre.
E’ per questo che io, come medico, voglio in queste righe inchinarmi a chi si accolla l’onerosa fatica dell’infermiere; un compito spesso ingrato, faticoso, che distoglie magari dalla propria via, da ciò che di importante in quel momento si era impegnati a fare; eppure, un ruolo fondamentale per velocizzare i tempi delle cure, per rimettere in piedi i caduti: amici, parenti, compagni d’arme, confratelli di fede.
A costoro, infermieri, va il mio plauso e il mio ringraziamento: perché il loro impegno e la loro fatica abbiano il giusto riconoscimento.

Da Redattore Lun Lug 09, 2012 8:39 am

.....Questo continuo passaggio di cariche può essere considerato come un bene o un male per la salvaguardia del Reparto? Solo il tempo potrà dirlo …
Come pure la questione geomanti, i quali non pare abbiano ancora acquisito il controllo dei propri elementi, dato le scariche di furia insensata manifestatesi durante la missione. Dettaglio degno di nota è stato l’arrivo del defunto capo di una tribù di Arimhe, geomante del fuoco, il quale ha seminato panico tra gli astanti, poiché nessuno, tranne un vero Arimhe, aveva alcuna chance di sconfiggerlo.
Fortunatamente lo scontro con alcuni demoni del nostro Reparto ha avuto la meglio sul non-morto.
Ma non solo i non-morti hanno calcato il campo di battaglia, anche l’araldo del Signore degli Incubi ha fatto la sua comparsa, chiedendo il riconoscimento allo status di cittadino nella nazione nimesiana. Pare che alcuni componenti di quest’ultima fossero piuttosto entusiasti della richiesta , ora rimane solo da accertarsi se Nimesia accetti o meno l’insolita proposta.
Molte sono le questioni irrisolte , ancora di più i segreti che ogni Nazione cela al suo interno. Verranno a galla queste verità nascoste ? O rimarranno celate dalle oscure vie della burocrazi ? Domande per ora rimaste in sospeso…

Eco

Da Redattore Lun Lug 09, 2012 8:42 am

Ricordiamo a tutti che è possibile pubblicare annunci commerciali sul nostro giornale, a modiche cifre! Scriveteci numerosi!

DT

Da Redattore Gio Lug 26, 2012 1:48 pm

RINGRAZIAMENTI SPECIALI

Avendo racconto voci e pareri, ecco, lievemente drammatizzati, i momenti, le donne e gli uomini da ricordare dopo la nuova missione del Reparto del Destino svoltasi nel quinto mese da poco passato:

I - Grazie ad un potente magus sharo, tale Mircea, che si è divertito pasticciando con esseri decisamente morti e che ora, in mano ai suoi connazionali, i delicati livoniani, crediamo si stia divertendo assai meno di ieri...

II - Grazie al nobile Rakshaan Belabed Faysal, che si è immolato in un rituale molto pericoloso, soltanto per salvare il mondo da una grande minaccia (ancor presente, ahimè!).

III - Grazie all'ex nimesiano Rob Roy, la cui salute interessa a tutto il mondo abitato e non. A proposito, come stai Rob? Fatti vivo magari!

IV - Grazie all'ofide medico nimesiano con una vena di scrittore internazionale ormai ben conosciuta da tutti!

V - Grazie al Signor Firas Madani che sta rinnovando lo stile sharo!

VI - Grazie a quel demone chiamato Constantine il cui coraggio ha illuminato la strada dei credenti nell'Unico e che ha rimandato nell'unico posto in cui dovrebbero stare, quelle bruttissime creature ricreate dal fu Mircea.

VII - Grazie al signor Northri Folkung che ci scrive dal carcere!

VIII - Grazie ai banditi che si fingono mercanti e quanto altro...tanto alla fine vi scopriranno!

IX - Grazie ai membri del Reparto, vi amiamo tutti!

DT

Da Redattore Gio Lug 26, 2012 1:52 pm

...........E' stato forse un gruppo di quei cultisti ad attaccare la carovana con la quale stava viaggiando il compianto sig. Goro Minamoto dell’omonima ditta, attacco da cui sembra che nessuno sia riuscito a sopravvivere. La triste notizia è stata portata agli armati da un’impostore spacciatosi per l’assistente del sig. Minamoto, il sig. Juan; il fatto è stato purtroppo però poi confermata da una missiva dal Sig. Hayao Minamoto, fratello del defunto.
Ci uniamo al cordoglio per questa triste perdita.

Come già avvenuto in precedenza, anche in questo territorio ci siamo imbattuti in frammenti di volta onirica. Dette pietre hanno resistito ad ogni tentativo di distruggerle, danneggiando inoltre chi cercasse di colpirle. I maghi hanno effettuato dei rituali per chiudere il varco creato dalla caduta delle stesse, non hanno però ottenuto gli effetti desiderati ed anzi in uno di questi, il precedente rappresentante della delegazione shara Rakshaan Belabel Faysal, ha perso la vita. Forse questo sacrificio non è stato del tutto vano, è stata infatti in seguito possibile la distruzione delle suddette.

La rappresentanza della delegazione di Sharizad è ora affidata al celeberrimo stilista Fir.Ma.To. Madani; certi che con la sua elegante guida porterà grandi benefici al reparto del destino tutto, gli porgiamo le nostre più sentite congratulazioni.

Al Sabi

Da Redattore Gio Lug 26, 2012 1:55 pm

FORZA E VALORE PRESSO IL REPARTO DEL DESTINO

Che cosa sono FORZA e VALORE, e chi è il degno Araldo di tali valori presso il reparto del destino?

Io, potrebbe urlare qualche irreprensibile Zelota, intento a sfoggiare come giocattoli i doni che il loro Dio ha fornito loro per proteggere la sua chiesa.

Io, potrebbe urlare qualche focoso Veleda di Rutger, intendo a combattere per la conquista del consenso agli occhi del proprio Dio, o a elevare canti in suo nome attraverso il clangore dell'acciaio.

Io ritengo, però, di aver visto in più di un'occasione una forza e un valore senza eguali, fatto di piccoli gesti, ma di grande peso. Una forza e un valore simile a quello degli umili uomini che lavorano la terra, sfidando una natura a volte crudele, per sfamare la propria famiglia con i frutti del loro duro lavoro.
Questa forza e valore io la vedo nei Curatori che spesso si accompagnano al Reparto del Destino. Essi non combattono alcuno scontro ma senza di essi nessun combattente potrebbe sperare di arrivare vivo alla fine delle perigliose missioni che la Confederazione affida al Reparto del Destino.
Uno dei miei precettori era solito dirmi, “Northri rispetta e onora i Curatori al tuo servizio, soccorrili, perché se loro cadono, nessuno potrà più essere soccorso, agisci affinché essi siano sempre in grado di operare al meglio, perché da ciò dipende la possibilità che tu combatta al meglio”.

La mia fede stessa mi spinge a portare rispetto per i Curatori; a Tingard sono spesso Veleda o semplici fedeli devoti a Nehalenia, e chiunque intraprenda questa via è tenuto in grande considerazione, giacché vi si riconosce il tocco benefico dell'Emanazione di Asi.
Già il buonsenso comune, comunque, spinge a rispettare questi uomini e donne, che disarmati, corrono sui campi di battaglia per portare soccorso a chi ne abbisogna, offrendo spesso la schiena inerme, ai pericoli che si affollano nei teatri delle operazioni in cui è inviato il Reparto del Destino.

Chi come me, per un periodo del suo addestramento ha prestato scorta ai Curatori, sa che non è un lavoro semplice il loro, specialmente in zona di guerra, che non prevede scelte facili e il tempo che abbisognerebbe per prenderle. Prioritario è tamponare e suturare le ferite, scegliere a chi prestare con priorità le cure, e nel frattempo tenere d'occhio i feriti stabilizzati per impedire che le ferite si riaprano. La differenza tra la vita e la morte può essere dovuta al troppo tempo impiegato nel decidere come agire. Ed io posso testimoniare accortezza e impegno in tutti i Curatori con cui o colloquiato presso il reparto.
Un buon Curatore deve inoltre saper trasferire tranquillità e fiducia a chi assiste; un ferito che sospetti di chi gli presta cure potrebbe rallentare la medicazione, persone che diffidano dell'allineamento morale di una persona potrebbero reagire in maniera violenta vedendolo “armeggiare” su di un loro compagno, ed è quindi quanto mai importante che un Curatore abbia una buona reputazione giacché anche da essa dipende la rapidità nel prestare cure, e che sia considerato affidabile nel lavoro che compie, che lo faccia in virtù di un compenso, per dovere, o per propria vocazione.

Adalinda la figlia della Regina Kistern Erik, caritatevole Veleda di Nehelenia, teneva in molta considerazione la collaborazione all'interno del Reparto del Destino. Quando io guardo operare i Curatori del Reparto del Destino prestando cure indipendentemente dalla nazione di appartenenze e dalla fede professata a chiunque, amo pensare che essi rendano concreta la visione che Adalinda ci comunicò quel triste giorno d'inverno in cui un’esaltata fedele dell'Unico pose fine alla sua vita, ma non al suo ideale.

Rendiamo merito quindi a questi eroi che seppur non brandiscano grosse asce, seppur non riescano a distruggere i non morti con un sol colpo, combattono e vincono da un anno ormai una battaglia tra le più dure; far si che la maggior parte di chi partecipa alle varie missioni possa continuare a servire la propria Nazione, e tornare a casa dai suoi cari.

così semplicemente io testimonio, in fede Northri Folkung

Da Redattore Gio Ago 02, 2012 8:54 am

In viaggio col Reparto del Destino di P. Curie
Gli artefici del Reparto

Artigiani, manovali, carpentieri. fabbri, maniscalchi; ma anche medici, infermieri, guaritori e alchimisti.
Che si tratti di costruire un nuovo prodotto per strabiliare il mercato, mescere composti per la riabilitazione o il miglioramento fisico, o semplicemente salvare vite e missioni con bisturi e sangue freddo, i professionisti ormai universalmente conosciuti come “artefici” si distinguono all’interno del Reparto del Destino per la competenza con cui eseguono i propri compiti, l’ingegnosità nel trovare nuove soluzioni ai bisogni delle missioni e la disponibilità con cui mettono il proprio sapere al servizio delle Nazioni.
Ma come si diventa artefice? Cosa spinge chi si cimenta in questa professione? E quali sono le capacità o le attitudini per eccellere nel Reparto del Destino?
Per rispondere a queste domande sono stati intervistati professionisti di ogni nazionalità ed esperienza, che tuttavia condividono la medesima passione: la creazione di oggetti innovativi, affascinanti o semplicemente utili.

* Sig. Firmato Firas Majid Tohad Madani - Sharizad
Si muove elegantemente tra gli espositori, il suo incedere un fruscio di sete damascate, con gesti precisi e aggraziati descrive le proprie creazioni agli avventori del suo atelier, un piccolo angolo di raffinatezza e grazia nel tumulto delle missioni del Reparto.
Sono ”la passione per il proprio lavoro e la soddisfazione nel vedere begli oggetti rendere le persone speciali” a muovere questo sopraffino artista: “un’epoca di cambiamento necessita menti elevate per interpretare la trasformazione, superare i canoni ed essere motori di evoluzione”.
Quale maggior soddisfazione del vedere finalmente “persone che indossano la propria personalità, gruppi coesi che lavorano per un identico fine, idee che da teorie diventano oggetti reali unici e personali”.
In una parola? “Passione: passione nella creazione di opere d’arte, passione che passa dal creatore al fruitore, passione che eleva oggetti e possessori in una nuova, indissolubile unità”.

* Sig. Frank Quicksilver n.8 - Fasgalea
Appena giunto nel Reparto al seguito del nobile Marcus Marmor Viridis, il sig. Quicksilver N.8 è una fonte inesauribile di domande e curiosità, competenza tecnica e desiderio di conoscenza.
Perchè la via dell’artefice? “Ci sono nato” - la risposta lapidaria - “è il mio dovere di fabbricazione”
Ma c’è del piacere oltre al dovere? “Vedere l’oggetto finito e farne tanti, uno dopo l’altro; servono pazienza, concentrazione e discernimento nel scegliere i progetti da seguire”. Ah, il tempo, croce e delizia di ogni inventore. E a chi vuole cimentarsi, il consiglio del sig.Frank è perentorio: “Leggete”.

* Sig. Paco - Sevrera
Chi nel Reparto non conosce il sig. Paco? Colonna dello staff medico sevrerese, le sue doti mediche insieme al carattere mite e cordiale lo hanno reso benvoluto da tutti nel Reparto;
qualità che si rispecchiano nel suo lavoro di inventore e artigiano.
Anche il sig. Paco fa risalire l’origine della sua occupazione alla sua origine ancestrale e le sue parole sono pregne di saggezza e altruismo: “creare oggetti utili significa aiutare le persone; il prezzo di vendita serve a finanziare nuovi investimenti, quindi nuovi aiuti.”
“Nuove invenzioni significano nuove sfide, ostacoli che si possono superare solo con la fantasia, che permette di scoprire nuove strade, e la dedizione, che ti permette di percorrerle”.
Un ultimo consiglio ai giovani talenti? “Tenete sempre presente il vostro scopo, ma nel contempo la vostra deontologia professionale: sono i limiti che vi ponete a mantenere salda la vostra umanità”. E dette da un creato, queste parole fanno davvero riflettere...

* Sig. Shadar - Tingard
L’incontro col sig. Shadar è di quelli che rimangono impressi nella mente; per l’aspetto, ovviamente, occhi mobilissimi che seguono e controllano, lucente pelliccia maculata, zanne scintillanti e movimenti fluenti e ferini; ma è quando la conversazione prende il via che si scopre un mondo nuovo, un mondo di operosità e ingegno all’ombra di foreste frondose, in cui lavoro e natura si permeano senza soluzione di continuità.
“Imprinting, ecco come lo chiamo: imparare in fretta, predisposizione alla creazione e alle novità”
Un bisogno continuo a “provare, sperimentare, inventare senza fine!”
E che capacità servono? “Versatilità, affidabilità e adattabilità: queste qualità non faranno mancare tristi sorprese ai nemici del Reparto!”
Come dice il sig. Shadar, “la potenza è nulla senza controllo!”

E Nimesia? Beh...
* Sig. Pierre Curie - Nimesia
A differenza dei miei esimi colleghi di altre nazioni, io non ho riconosciuto subito la mia vocazione; forse avrei voluto viaggiare, forse avrei voluto essere qualcun altro; ma ciò che mi ha sempre dato maggior soddisfazione era ed è conoscere cose nuove.
Inventare non è solo creare oggetti: è svelare un aspetto del mondo che prima era celato, è ampliare la propria conoscenza tramite l’applicazione personale, è migliorare l’esistente migliorando sè stessi.
Che sia durante il cammino del viaggio, nel confronto con colleghi vicini e lontani, nei recessi di un antro inesplorato o nella familiare forgia di famiglia, il motore è sempre lo stesso: il piacere di migliorare migliorandosi. Un piacere a volte duro, a volte frustrante, ma che, se coltivato con costanza, porta grandi premi e soddisfazioni.
E, pensate, ora viaggio col Reparto del Destino!
Chi l’avrebbe detto?!

Da Redattore Gio Ago 02, 2012 7:23 pm

Pubblichiamo una intervista al famoso Rapresentante ed artista sharo Firas Madani, ringraziando la collaborazione delle nostre due cronachiste Al-Sabi ed Eco. Il tutto liberamente riversato dal vostro Dagobert di fiducia. Chiedo venia prima di subito al geniale Firas, ma il flusso dei suoi pensieri è così copioso che ho dovuto condensarlo notevolmente. Spero di non aver rovinato il senso della sua Arte...

FirMaTo Madani, un nome che significa moda, stile, eleganza e funzionalità. Ci dica, come nasce il mito? E' certo una carriera originale la sua, cosa ne ha determitato l'origine?
Fin dall inizio sono stato ostacolato dalle visioni conservatrici dell'ambiente in cui sono nato e vissuto. Tuttavia ho trovato modo di dare sfogo alla mia creatività chiusa dentro di me, riuscendo a creare opere apprezzate in tutte le Nazioni. A volte, certo, per me è difficile stare dietro alla mia vulcanica creatività che mi spinge a...dicevamo? All'inizio la mia nobile e ricca famiglia voleva incanalarmi in una strada canonica per la nostra società, ma alla fine, ho superato gli ostacoli interni ed esterni ed ho fatto affermare il nome Madani grazie alle mie capacità artistiche ed alla rinascita dello Stile a Sharizad ed oltre.

Al raduno "Coppa delle Nazioni" ha molto impressionato la commissione il vostro innovativo progetto. Molti vostri ammiratori ci hanno contattato per aver notizie sul prototipo. Quando potremo ammirarne una presentazione?
Il prototipo è un progetto elegante in occasioni formali ed utile in altre occasioni. Doveva essere seguito da una mia collaboratrice, ma ne abbiamo un pò perse le tracce...ma non vi preoccupate! Ho ripreso il progetto nelle mie mani e sarà presentato presto durante un evento speciale.

Il marchio Madani è noto principalmente per gioielli e capi d'abbigliamento, ma si occupa anche di altri generi artistici; parlo di arte sacra. Cosa può dirci dell'esperienza della realizzazione dell'altare maggiore della Cattedrale a Fasgalea?
Sarà una delle più grandi opere che si siano mai viste per il lavoro che c'è dietro per i costi, gli artisti e la grandezza. L'altare sarà disposto in una particolare posizione che prende la luce in forma determinata durante periodi dell'anno diversi. Sfruttando la costruzione ci saranno giochi di luce in giorni particolari di festa, per ispirare i sacerdoti e focalizzerà l'attenzioni su chi vede e su chi starà pregando con grande fede.

La costruzione dell'altare è supportata dal commissionante ordine dei Cenobiti, tuttavia un'opera di tale importanza ha infiammato gli animi di fedeli benefattori che hanno espresso il desiderio di contribuire ad una così gloriosa manifestazione di fede. In che modo ed a chi potrebbero rivolgersi per poter offrire il loro supporto?
L'opera diventerà unica nella storia e con essa saranno ricordati i costruttori e chi contribuirà con il proprio lavoro o con il proprio supporto economico. E' possibile che i mecenati abbiano il proprio nome iscritto in essa. Comunque, dato che il mio atelier è itinerante, potete lasciare un messaggio presso la tenuta della famiglia Madani a Youm e sarete prontamente ricontattati! Stiamo studiando con le collaboratrici un modo di far avere un riconoscimento a coloro che non sono sufficentemente ricchi per potersi far iscrivere il nome, ma come ho già detto, chiunque potrà contribuire all'opera con quello che potrà dare, anche poco ma benedetto dalla fede.

Cosa vorrebbe dire agli artisti esordienti che, come lei, si trovano ad affrontare molte difficoltà iniziali?
Dovete credere costantemente nella vostra vocazione, ed anche se avrete difficoltà la vostra scintilla d'arte riuscirà ad emergere se non la soffocherete voi stessi...continuate a provare e riprovare, scoprite come le cose vanno incanalate per arrivare all'obiettivo. E se non avete le idee chiare venite a fare uno stage dai noi in atelier!

Signor Madani, come mai si è candidato come rappresentante della nazione shara ? Visto il continuo passaggio di questa carica a causa principalmente della morte dei suoi predecessori, non teme la loro stessa fine ?
Non volevo fare il rappresentante, è solo stato una circostanza fortuita del destino.. io sono inesperto ma darò il massimo e come ho raggiunto le vette nel campo della moda, riuscirò a dimostrarmi all'altezza di un compito così importante per il bene della mia Nazione

Come mai uno stilista del suo calibro ha voluto intraprendere una avventura così perigliosa nel Reparto del Destino ? Ha qualche ragione in particolare ? La ricerca di un amico, lo spirito d'avventura, o una mera questione di guadagno ?
Sono venuto nel reparto per curiosità e per conoscere cose nuove e diverse. La vita di corte di annoiava alquanto...ed in me cresceva la voglia di conoscere gente nuova ed esplorare l'epoca che stiamo vivendo immergendomi in essa.

Quali sono i suoi rapporti con i suoi superiori ? Voci di corridoio sussurrano che il suo predecessore avesse oltrepassato certi limiti imposti dall'alto, qual'è la sua versione? Quali sono gli obiettivi di Sharizad nel Reparto del Destino ?
Non sapevodi divergenze sinceramente, non sono da molto nel reparto. Ho conosciuto l'ambasciatore sharo, è malato ma confido che mio cugino Solenath riesca a portarlo in sè. E' un peccato che gli sia accaduto quello che gli è accaduto..ma si sa, il reparto viene inviato in zone pericolose e ci si può aspettare di tutto, nel male e nel bene. Riguardo al precedente rappresentante, so solo che Rakshaan Belabed voleva lasciarmi il comando poco prima di morire in un rituale, e tra noi c'erano rapporti cordiali e di fiducia.

E' a conoscenza che un suo connazionale spaccia la cosiddetta droga chiamata " Sognatrice" per tutte le Nazioni ? Se sì, ha intenzione di fare qualcosa a riguardo ? E se no, ora approfondirà l'argomento ?
Non so nulla davvero, ma indagherò. Siamo sensibili a questo problema. Dobbiamo cercare e trovare chi la produce per vedere se riesce a produrre un antidoto, come prima cosa da fare.

Da Redattore Gio Ago 02, 2012 7:29 pm

Ringraziamo uno dei nostri migliori collaboratori che ha preparato un articolo molto curato ed anche critico sulle attività del Reparto del Destino e sull'attuale situazione politica. Il nostro intento è critico si, ma propositivo e non distruttivo, e con questo ardente cipiglio vi auguriamo buona lettura.

JT

Il Reparto

Un altro evento spinge il Reparto del Destino ad agire, questa volta per verificare i problemi causati nelle terre di nessuno da scontri tra non morti e cultisti.

Tralasciamo il fatto che ancora una volta metà del problema era sharo, causato da un mago spedito nelle terre di nessuno a fare esperimenti per cui in patria sarebbe stato... non so cosa ne avrebbero fatto, ma di certo niente di positivo.
Tralasciamo anche il fatto che l'altra metà del problema era di natura divina, o perlomeno misterica, ed i mistici del reparto sembrano assolutamente incapaci di scoprire cosa se ne celi dietro. Niente di nuovo in tutto ciò, sono mesi che si parla della nascita o della rinascita di una o più entità di grande potenza. Cosa ne vogliamo fare? Mah, stiamo a guardare, dai, non intromettiamoci troppo. Scelte, che posso dire?

Quel che invece ancora una volta si evince e mi preoccupa è l'intrinseca debolezza del reparto stesso. Diciamocelo francamente: il reparto è a pezzi ed i diversi elementi non solo faticano a lavorare assieme per un fine comune, ma anzi spesso neppure perseguono un fine comune, divisi da faziosità, odi ancestrali e palesi malfidenze.
Puntare il dito verso uno dei gruppi del reparto piuttosto che verso l'altro sarebbe ipocrita: nessuno cerca di avvicinarsi, se non i Nimesiani per cercare di ottenere vantaggi commerciali in maniera palese ed a volte goffa. Tuttavia almeno qualcosa fanno, innegabilmente, ed a volte con sorprendente successo. Sorprendono anche loro stessi!

Ma torniamo a noi: dall'Accordo di Trato risulta che "il Reparto del Destino è l'unità speciale nata con lo scopo unico di gestire minacce alla Confederazione che le singole Nazioni non riescono ad affrontare. In questo senso, è tanto il maggior collante che esiste tra le Cinque Nazioni, quanto il costante memento dei limiti delle loro capacità."

Per quanto non si possa negare che questa unità viene spedita dove le minacce siano maggiormente fuori dall'ordinario, occorre notare che negli ultimi tempi più che il collante tra le diverse nazioni sembra sia stato un perfetto esempio della loro incapacità di collaborare in maniera efficace, forse dovuto all'inettitudine di coloro che ne fanno parte, forse dovuto al sistema di organizzazione del gruppo, di fatto inesistente. Infatti - torno a citare - "le Cinque Nazioni non sono mai riuscite ad accordarsi su un comando unitario: ognuna di esse ha un proprio rappresentante tra gli armati che partecipa con gli altri nel prendere tutte le decisioni necessarie allo svolgimento delle attività. Questo sistema, che può apparire un ostacolo, garantisce in realtà che gli interessi di ogni Nazione vengano considerati e che nei momenti di pericolo si arrivi ad una soluzione che non premia alcuna posizione a danno di un altra, trovando un comune accordo."

A quanto pare a me questa "garantisce che gli interessi di ogni Nazione vengano considerati e che si arrivi ad una soluzione che non premia alcuna posizione a danno di un altra, trovando un comune accordo" non si è mai attuata. Siamo sinceri: che il Reparto abbia potenzialmente capacità enormi e libertà d'azione quasi illimitata si scontra con il fatto che non si riesce mai a prendere una decisione unitaria, univoca e soprattutto in tempi rapidi. Ogni singola parte ha informazioni che non condivide, ogni gruppo - e sottogruppo - ha interessi particolari, siano essi politici, economici, magici, mistici o di qualunque altro tipo e questo impedisce di avere un fronte comune compatto. E' così difficile trovare una persona degna di fiducia a cui affidare il comando? Chiaramente si! Impostando il Reparto in questo modo ogni nazione cerca di avere in mano quello che è uno strumento da brandire contro gli altri. In parole ancora più semplici il Reparto è solo uno spaccato in piccolo delle divisioni che lacerano il nostro continente.
Eppure non è così strano che un Fasgaleano provi ammirazione per un Tingardiano per la sua foga guerriera e per il suo carattere indomito.
E non è così impensabile che uno sharo provi curiosità per la tecnologia e per i ritrovati Nimesiani.
E così via.
Perchè sembra così difficile fare il passo che nell'accordo di Trato non è stato fatto? In fondo sono passati solo 612 anni dalla firma di quell'accordo, non è forse possibile migliorare l'accordo stesso trasformando il Reparto in quello che dovrebbe essere il suo vero destino?

Immaginate anche solo per un momento un reparto nuovo. Non idealizzato, per carità, sappiamo bene che la perfezione non è di questo mondo, ma provate a seguirmi nei miei sproloqui solo per qualche riga ancora: dicevamo, immaginate un reparto nuovo, unito sotto una disciplina rigida ma non vincolata alle regole delle diverse nazioni. Immaginate un concilio superiore del reparto, in cui vi siano si cinque membri, uno per nazione, ma in cui ogni membro abbia compiti diversi, distinti e precisi.
Vogliamo un capo militare unico, per coordinare le forze armate del reparto, o vogliamo di nuovo vedere fazioni del reparto con due o tre combattenti che cercano di difendere i loro sparuti compagni da orde di cultisti evanescenti?
Vogliamo un capo del servizio informazioni unico o vogliamo continuare a seguire ognuno le poche informazioni che gli arrivano dal vento, dalla strada, dai propri capi o dal primo che passa?
Vogliamo un responsabile dell'area arcana o ogni volta che si cerca di fare un rituale magico dobbiamo perdere elementi validi a causa di prevedibili ed evitabili esplosioni colorate?
Se proprio vogliamo mantenere l'equità facciamo si che ogni anno i membri del concilio cambino, o anche ogni sei mesi, ma cerchiamo di dare ordine al Reparto.
Altrimenti una volta o l'altra invece di affrontare un mago in crisi di nervi, un gruppo disorganizzato di cultisti o un branco di drogati ci troveremo di fronte ad un gruppo coeso e disciplinato che non si limiterà a spazzarci via, ma dimostrerà ancora una volta che l'Accordo di Trato non vale neppure la carta su cui è stato scritto e che la confederazione in questi secoli di convivenza non ha imparato neppure a collaborare contro i nemici comuni.

Ed ai nostri governanti chiedo rispettosamente di smentirmi: sarò il primo a complimentarmi con loro in questo caso.

Lyfr Du

Da Redattore Gio Ago 16, 2012 9:10 am

Cari Lettori, Astarte Tenno Ramon è un nobiluomo sevrerese ben conosciuto in patria ma anche nel resto delle nazioni. Questo uomo d'onore e d'arme, oggi ricopre un ruolo decisivo nel Reparto del Destino, e proprio per aver sentito diverse indiscrezioni in giro, abbiam deciso di sentire il diretto interessato che si è reso subito disponibile per una breve intervista nella nostra sede di Nuova Flow.

Don Astarte, voi siete il Mediatore del Reparto. Potete spiegarci in cosa consiste la vostra carica?
IL mediatore è un membro del reparto, sopra le parti, che deve velocizzare il più possibile le decisioni del reparto in missione, che vengono sempre gestire dai 5 rappresentanti le nazioni. In missione spesso si rischia la vita, ed ogni minima lungaggine può costare la vita di uno di noi. Un buon mediatore invita al dialogo i rappresentanti, ma anche a concludere le discussioni con efficiacia e celerità. Se non si può giungere ad una unanimità dopo una discussione, la contesa si risolverà con un voto. Se il risultato di un vosto sarà un pareggio, il mediatore ha il dovere di decidere per il Reparto. Un buon mediatore sa le leggi delle nazioni e quelle speciali che regolano il reparto, ed è dotato di buon senso e velocità di pensiero. Purtroppo sono doti rare.

Sappiamo che il Consiglio vuole cedere la vostra carica ad un membro interno del reparto.
Infatti la mia nomina è temporanea, ed anzi, voglio dire che durante la prossima missione sarà nominato da me il nuovo mediatore.

Non mancheranno i candidati, immaginiamo.
Purtroppo ci sono alcune difficoltà. Il ruolo è difficile da gestire con equilibrio, e molti membri del reparto evidentemente non se la sentono di ricoprirlo. Forse, qualcuno di loro ha paura di dover fare il bene di tutti e non solo quello del proprio paese. Comunque troverò il mediatore giusto. Invito anzi i membri del reparto che fossero interessati a contattarmi via missiva presso il Palazzo del Consiglio delle Nazioni.

JT

Da **Staff master** Mer Ago 22, 2012 7:08 am

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